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Progetto Ovidio - attualità in latino

--- aggiornato al 23 maggio 2003 ---


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N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati
2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana

 

il trattato in sintesi, sul sito del ministero della salute


>>> TRACTATUS ANTITABACARIUS.

Ordo mundi sanitarius (WHO) primum omnium temporum tractatum antitabacarium comprobavit, de quo per quattuor annos disputatum erat. Delegati centum nonaginta duarum nationum Genavae de conventione consenserunt, qua commercium tabaci et mos fumificandi coercerentur. E.g. praeconia mercium tabacariarum esse circumscribenda et capsulas tabaci textibus et picturis monitoriis ornandas. Nationes, quae tractatui subscripserunt, programmatis antitabacariis maiores quam ante pecunias tribuere debent atque vectigalibus tabaco impositis et pretio eius moderando contendere, ut fumificationem restringant. Ordo mundi sanitarius censet quinas miliones hominum, quorum maior pars in terris egentioribus vivant, quotannis tabaco perire. [Nuntios Latinos 23.5.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> TRATTATO ANTI-TABACCO.


L’Organizzazione Mondiale della Sanità [WHO ne è l’acronimo inglese, OMS quello italiano; ndt], dopo quattro anni di trattative, ha finalmente varato quello ch’è in assoluto, nella storia, il primo trattato (internazionale) contro il fumo. A Ginevra, i rappresentanti di 192 Stati hanno stipulato la convenzione tesa a limitare il commercio del tabacco e il vizio del fumo. Tra le clausole, sono contemplate rigide limitazioni a riguardo della pubblicità sul tabacco e l’obbligo di riportare, sui pacchetti di sigarette, scritte e icone d’avvertimento (sui danni provocati dal tabagismo).
Le nazioni sottoscrittrici del trattato s’assumono l’impegno, inoltre, d’incrementare gl’investimenti nei programmi di prevenzione contro il fumo e di sollecitare l'aumento delle imposte sul tabacco, tal che il prezzo delle sigarette vada a scoraggiare i fumatori.
Secondo le stime dell’OMS, ogni anno, nel mondo, il tabagismo miete 5 milioni di vittime, la maggior parte delle quali nelle regioni più povere del pianeta.


il dossier 'Un catalogo di fallimenti: esportazioni di armi dei paesi del G8 e violazioni dei diritti umani', disponibile (in inglese) su amnesty.org (interessante il riferimento all'Italia, al punto 7)


>>> AMNESTIA INTERNATIONALIS ACCUSAT.

Amnestia Internationalis, ordo iuribus humanis defendendis, terras industriales accusavit, quod regiminibus, quae iura humana violarent, arma bellica ministrarent. Arma ab illis vendita esse e.g. in Israelem, Columbiam, Afganistaniam, Senegaliam. Gregem octo nationum industrialium maximam in orbe terrarum copiam armorum exportare. Ex relatione ab Amnestia divulgata USA, Russia, Francia, Britannia, Germania, Canada, Italia, Iaponia tractatus internationales violant, cum arma illis venditant, a quibus ad crudelitatem exercendam adhiberi possint. Idem ordo flagitavit, ut Consilium Securitatis nomina societatum mercatoriarum divulgaret, quae arma biologica et chemica in Iraquiam exportavissent. [Nuntios Latinos 23.5.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> DENUNCIA DI AMNESTY.


Amnesty International, associazione attiva per il rispetto dei diritti umani, ha puntato il dito contro i Paesi industrializzati, accusandoli d’aver fornito armi a regimi che violano i diritti umani, come nel caso di Israele, Colombia, Afganistan e Senegal.
Il monopolio mondiale dell’industria bellica, in materia d’export, è detenuto dai Paesi del G8 [gregem octo nationum industrialium] – USA, Russia, Francia, Britannia, Germania, Canada, Italia, Giappone – Paesi che, di fatto, secondo il dossier divulgato da Amnesty, violano i trattati internazionali, foraggiando d’armi regimi che potrebbero farne uso ad appannaggio della propria brutalità.
Amnesty, infine, ha sollecitato il Consiglio di Sicurezza (dell’Onu) a divulgare i nomi delle aziende produttrici ree d’aver esportato armi biologiche e chimiche in Iraq.



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le notizie in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy

le mie traduzioni e le mie note sono copyleft - Bukowski

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