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Progetto Ovidio - attualità in latino

--- aggiornato al 25 luglio 2003 ---


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N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati
2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana

Uday, un nome macchiato di sangue e terrore


>>> FILIOS SADDAMI OCCISOS.

Filios Saddami Hussein, Udai et Qusai, in urbe Mosul Iraquiae septentrionalis die Martis occisos esse nuntiatur. Cum milites Americani in aedificium, in quo illi latere dicebantur, impetum fecissent, inter victimas proelii tum commissi duos viros invenerunt, qui verisimilter filii Saddami erant. Paulo post identitas eorum pro certo confirmata est. Uterque filius magnam potestatem in pristino regimine Iraquiae habuit. Qusai in successionem patris designatus erat. Udai crudelitate et vita luxuriosa famosus fuit. Americani praemium quindecim milionum dollarorum illi promiserant, cuius indicio filii Saddami invenirentur. [Nuntios Latinos 25.7.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> UCCISI I FIGLI DI SADDAM.


Risale a martedì [22 luglio; ndt] la notizia dell’uccisione di Qusay e Uday, i figli di Saddam Hussein, avvenuta nella città di Mosul, nell’Iraq settentrionale. Dopo aver preso d’assalto l’edificio in cui, secondo indiscrezioni, i due si nascondevano, tra le vittime dello scontro a fuoco i militari americani hanno rinvenuto due cadaveri che, con buona probabilità, corrispondevano proprio ai figli di Saddam. Poco dopo, la loro identità è stata confermata con certezza [l’impari scontro ha visto fronteggiarsi elicotteri, granate, artiglieria pesante e missili anti-carro (da parte americana) e 4 moschetti [!] (da parte irachena); intanto, tra le polemiche, giovedì 24 luglio sono state diffuse le foto dei cadaveri martoriati di Qusay e Uday, per convincere gli “scettici” della morte e tranquillizzare, così, la nuova “democrazia” irachena e l’intero mondo arabo; l’identificazione visiva è stata suffragata da prove scientifiche: impronte digitali e dentali e radiografie; nell’immagine, Qusay e Uday (d) in una foto precedente alla caduta del regime; ndt].
Qusay e Uday occupavano posti di grande potere all’interno dell’ex regime iracheno: in particolare, Qusay era stato designato erede diretto al trono, mentre Uday era famigerato per la sua crudeltà e la sua vita dissoluta.
Gli Usa avevano offerto una ricompensa da 15 milioni di dollari per informazioni che potessero condurre alla cattura dei figli di Saddam.


Perché Saddam è cattivo? La redazione di carmillaonline.com fa il pelo ad un libro di "fantasociologia" scritto da Magdi Allam, stimatissimo giornalista filovespiano...


>>> SADDAMUM ADHUC ESSE IN IRAQUIA.

Americani credunt ipsum Saddamum Hussein adhuc vivere et esse in Iraquia; illum forsitan in partibus septentrionalibus aut occidentalibus latere. Quamdiu sors Saddami ignoratur, difficile est tranquillitatem in Iraquia restituere. Bello confecto singuli Americani paene cotidie per insidias vitam amiserunt. [Nuntios Latinos 25.7.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> ALEGGIA IL SOSPETTO CHE SADDAM SI TROVI ANCORA IN IRAQ.


Gli Usa si dicono convinti che Saddam sia ancora in vita e che, per giunta, si trovi ancora in Iraq: è probabile che si nasconda nelle regioni settentrionali o occidentali del Paese. Finché regna incertezza sull’effettiva sorte di Saddam, risulta difficile assicurare all’Iraq pace e tranquillità assolute.
Dalla fine ufficiale della guerra, praticamente ogni giorno si contano vittime tra gli Americani, in seguito ad attentati ed imboscate, come per uno stillicidio.


i ghiacci della Groenlandia


>>> GLACIES GROENLANDIAE PERFORATA.

Investigatoribus post labores septem annorum contigit, ut glaciem, qua Groenlandia tegitur, perterebrarent et terram in profunditate trium chiliometrorum reperirent. De terrae solo conglaciato iudicari poterit, quales fuerint condiciones climaticae in Groenlandia ante aetatem glacialem, abhinc plus centum milia annorum. [Nuntios Latinos 25.7.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> GROENLANDIA, PERFORATA CROSTA DI GHIACCIO.


I ricercatori (di un’equipe internazionale) hanno portato a termine l’impresa, iniziata sette anni fa, di perforare la crosta di ghiaccio che copre la Groenlandia e di raggiungere, così, la crosta terrestre ad una profondità di ben 3mila chilometri.
Attraverso l’analisi dei campioni di fango ghiacciato (portati in superficie) si sarà in grado di raccogliere informazioni utili sulle condizioni climatiche della Groenlandia prima dell’era glaciale, ovvero più di 100 mila anni fa.

 



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le notizie in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy

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