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Progetto Ovidio - attualità in latino

--- aggiornato al 7 marzo 2003---


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N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati
2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana

 

scoprire l'Islam attraverso alcune FAQ


>>> SUPERBIAM TYRANNOS NON ADIUTURAM.

Islamico anno novo ineunte praesidens Saddam Hussein civibus suis per televisionem nuntium transmisit, quo Americanos cladem novo bello accepturos esse asseveravit: "Vos, populus Iraquiae", inquit, "fide armati victores eritis. Tyranni devincentur neque superbia eis proderit". Eodem autem tempore Iraquiani missilia al-Samoud delere perrexerunt. [Nuntios Latinos 7.3.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> LA SUPERBIA NON GIOVERA' AI TIRANNI.


In occasione della celebrazione del nuovo anno islamico [il 4 marzo è caduto il Capodanno Islamico, che nei Paesi musulmani segna l'inizio dell'anno 1424 della Egira: secondo il precetto del Corano, la misura del tempo viene calcolata sulle fasi lunari, per cui l'anno islamico consta di 354 giorni, divisi in 12 mesi lunari, che sono alternativamente di 30 e 29 giorni; nell'anno 622 d.C, Iddio diede alla comunità musulmana l’ordine di emigrare: questo evento, l'hijrah o emigrazione, quando essi lasciarono Mecca per la città di Medina, segna l'inizio del calendario musulmano; per ulteriori notizie, clicca sull'immagine], il presidente (iracheno) Saddam Hussein si è rivolto al suo popolo con un discorso televisivo, nel quale ha affermato che gli USA andranno incontro alla disfatta, nella guerra a venire. "Popolo iracheno, vincerai, armato della fede! I Tiranni saranno sconfitti, né a nulla varrà loro la superbia!". Queste le sue parole. Nel frattempo, comunque, l'Iraq ha proseguito nella distruzione dei missili al-Samoud.


dal fondamentalismo islamico a Osama bin Laden


>>> MOHAMMED DEPREHENSUS.

Khalid Sheikh Mohammed, terrorista diu quaesitus, qui principalis excogitator habetur ictuum mense Septembri anno bismillesimo primo in USA factorum, in urbe Rawalpindi Pakistaniae deprehensus est. Statim a magistratibus Pakistanianis et Americanis interrogatus et postea ex Pakistania deportatus in custodiam Americanorum traditus est. Per quinque annos ille cum omnibus fere sceleribus ab ordine al-Qaeda factis aliquo modo coniunctus est et unus ex proximis sociis et adiutoribus Osamae bin Laden esse creditur. Itaque Americani praemium viginti quinque milionum dollarorum se daturos esse promiserant, si quis illum repperisset.
Americanis nuntius de terrorista deprehenso magnum gaudium attulit, nam magistratus eorum iam accusabantur, quod bellum terrorismo indictum paene neglexissent, cum Iraquicum bellum pararent. Pessimo scelerum excogitatore capto moderatores Washingtonienses arbitrantur brevi fore, ut alii quoque sectatores Osamae bin Laden inveniantur. [Nuntios Latinos 7.3.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> CATTURATO MOHAMMED.


Il terrorista Khalid Sheikh Mohammed [nella foto] - a lungo ricercato perché ritenuto la "mente" [principalis excogitator] degli attentati del settembre 2001 in USA - è stato catturato nella città pakistana di Rawalpindi [2 marzo 2003, ndt]. E' stato immediatamente sottoposto ad interrogatorio da parte della magistratura pakistana ed americana; quindi è stato estradato dal Pakistan ed affidato alle autorità statunitensi.
Per 5 anni, Mohammed è stato implicato, in un modo o nell'altro, in quasi tutti gli attentati firmati dall'organizzazione al-Qaeda, ed è ritenuto uno dei "luogotenenti" più vicini e fedeli [unus ex proximis sociis et adiutoribus] di Osama bin Laden. Pertanto, gli Usa avevano offerto una taglia di 25 milioni di dollari per la sua cattura.
La notizia dell'arresto del terrorista è stata accolta con piena soddisfazione in America; la magistratura americana, in effetti, era tacciata d'aver praticamente abbandonato la guerra dichiarata al terrorismo, stornatavi dai preparativi del conflitto contro l'Iraq.
Preso il terrorista più pericoloso, il Governo di Washington ritiene di poter stanare e catturare, in breve tempo, anche gli altri seguaci di Osama bin Laden.




cenni sulla questione algerina


>>> CHIRAC ALGERIAM OBIIT.

Jacques Chirac, praesidens Francorum, Algeriam officialiter obiit. Ibi una cum Algeriae praesidente Abdelaziz Bouteflika declarationi amicitiae subscripsit, qua relationes politicae, oeconomicae culturalesque inter utramque nationem renovarentur et corroborarentur. Algeria, antequam anno millesimo nongentesimo sexagesimo secundo sui iuris facta est, centum triginta duos annos colonia Francorum fuit.
Post bellum Algericum per octo annos crudeliter gestum nemo ex praesidentibus Francorum Algeriam obierat. Chirac ab Algerianis ovationibus acceptus est, praesertim cum causam Iraquianorum contra consilia bellica Americanorum defenderet. Multi Algeriani in Francia amicos propinquosque habent, ubi circiter duae miliones hominum Algericae originis hodie habitant. [Nuntios Latinos 7.3.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> VISITA UFFICIALE DI CHIRAC IN ALGERIA.


Il presidente francese Jacques Chirac si è recato [3 marzo 2003, ndt] in visita ufficiale in Algeria: ivi, ha sottoscritto - col presidente algerino Abdelaziz Bouteflika - una dichiarazione d'alleanza, atta a rinnovare e corroborare le relazioni politiche, economiche e culturali tra i due Paesi.
L'Algeria, prima dell'indipendenza ottenuta nel 1962, è stata colonia francese per 132 anni. Dopo la terribile guerra algerina, durata ben 8 anni, nessun presidente francese si era mai recato in Algeria.
Chirac è stato accolto trionfalmente dalla popolazione algerina, tanto più ora ch'è il paladino della causa irachena contro i propositi guerrafondai statunitensi.
Molti Algerini hanno conoscenti e parenti in Francia: ivi si contano, attualmente, circa due milioni di oriundi algerini.


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le notizie in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy

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