LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - attualità in latino

--- aggiornato al 13 giugno 2003 ---


link amici
>>> visita soglie.it


aggiornamenti 2003: 26/12 - 19/12 - 12/12 - 05/12 - 28/11 - 21/11 - 14/11 - 07/11 - 31/10 - 24/10 - 17/10 - 10/10 - 03/10 - 26/09 - 19/09 - 12/09 - 05/09 - 29/08 - 22/08 - 15/08 - 08/08 - 01/08 - 25/07 - 18/07 - 11/07 - 04/07 - 27/06 - 20/06 - 13/06 - 06/06 - 30/05 - 23/05 - 16/05 - 09/05 - 25/04 - 18/04 - 11/04 - 04/04 - 28/03 - 21/03 - 14/03 - 07/03 - 28/02 - 21/02 - 14/02 - 07/02 - 31/01 - 24/01

aggiornamenti 2004 - aggiornamenti 2005

N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati
2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana

di altra natura, ma di non minore importanza, il referendum alle porte in Italia: le ragioni del voto nel sito dei Verdi


>>> POLONI UNIONEM COMPROBAVERUNT.

Septimana vergente suffragium populare in Polonia factum est, quo cives sententiam rogati sunt, an patriam ad Unionem Europaeam adiungendam esse censerent necne. Sexaginta fere centesimae civium ad urnas accesserunt. Ex eis prope octoginta centesimae pro Unione sententiam dederunt.
Poloni enim ab Europa libertatem, securitatem, prosperitatem exspectant.
Eventu suffragii popularis palam facto praesidens Poloniae Alexander Kwasniewski monuit patriam suam in Unionem Europaeam accedendo in familiam Europae reverti.
Inter praesidentatum eius Polonia, quae antea civitas satelles fuerat Unionis Sovieticae, cum NATOne sive Confoederatione Atlantica iam coniuncta est.
Summus fautor Unionis Europaeae fuit papa Ioannes Paulus II, qui censebat Poloniae, cum membrum esset Unionis, iustitiam historicam allatum iri. Multi autem ex Polonis, quorum maior pars sunt fideles catholici, legem Unionis fundamentalem vituperaverunt, quod in illa nulla mentio Dei et traditionis Christianae esset.
Ad easdem vituperationes accessit praesidens Kwasniewski, quamvis atheus et communista, cum confessus est templum Christianum semper fuisse medium aedificium omnium urbium Europaearum neque mores Christianos ab antiquitate traditos esse neglegendos.
Alii autem mutationibus oeconomicis cum Unione futuris sollicitantur. [Nuntios Latinos 13.6.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> IL SI’ DEI POLACCHI ALL’UNIONE EUROPEA.


Sul finire della (scorsa) settimana [7-8 giugno; ndt], in Polonia, s’è tenuto il Referendum popolare per decidere sull’adesione del Paese all’Unione Europea. Quasi l’80% dei votanti – su un’affluenza alle urne del 60% circa rispetto agli aventi diritto – s’è espresso per il sì: i Polacchi, in effetti, si aspettano dall’Europa libertà, sicurezza, prosperità economica.
A spoglio avvenuto, il presidente polacco Kwasniewski [nella foto, al momento del voto, con la consorte] ha commentato il risultato dicendo che l’ingresso del Paese nell’UE segna “il ritorno della Polonia alla famiglia europea”. Sotto la sua presidenza, la Polonia – ex paese-satellite dell’URSS – è entrata già nella NATO [marzo 1999; ndt], ovvero nell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico.
Tra i più accesi sostenitori dell’ingresso nell’UE anche papa Giovanni Paolo II: “un atto di giustizia storica”, secondo il Pontefice. Tuttavia, molti polacchi (la Polonia è a maggioranza cattolica) hanno criticato la mancanza di qualsivoglia accenno a Dio o alla tradizione cristiana all’interno della bozza costituzionale dell’UE. Critiche condivise dal presidente Kwasniewski, il quale – benché ateo e comunista – ha riconosciuto il ruolo centrale della Chiesa in Europa e la necessità di non trascurare il patrimonio morale cristiano. Ma alla base dell’euforia del sì anche prospettive di mutamento dell’economia di mercato.


lo straordinario valore storico-culturale di Baghdad in un articolo su archeomedia.net


>>> MUSEUM BAGDATENSE APERIETUR.

Museum archaeologicum Bagdatense, quod bello Iraquico confecto a latronibus vastabatur, mense Iulio rursus aperietur. Maior pars rerum pretiosarum, quae interisse putabantur, repertae sunt. Nam administri et operarii musei multas collectiones historicas ante bellum in cellis clandestinis aut domibus suis abscondiderant. Antea circiter centum septuaginta milia rerum expositarum perisse aut furto ablata esse aestimabantur. Nunc autem, rebus absconditis in museum restitutis, non plus quam tria milia desunt. Ex thesauris historicis maioris momenti tantum triginta tres nondum reperti sunt, inter eos tabulae antiquissimae litteris cuneatis scriptae. [Nuntios Latinos 13.6.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> RIAPRIRA’ IL MUSEO DI BAGHDAD.


Il Museo Archeologico di Baghdad, saccheggiato sul finire del conflitto iracheno, riaprirà a Luglio. La maggior parte dei suoi tesori, ritenuta in un primo momento irrimediabilmente perduta, è stata recuperata. Infatti, gli addetti e i custodi del museo avevano occultato [a scopo precauzionale], già prima della guerra, molte reliquie in stanze segreti o nelle proprie case. Mentre, all’inizio, la stima dei reperti storici distrutti o trafugati s’aggirava intorno alle 170mila unità, ora, una volta restituito al museo il materiale nascosto, s’aggira a non più di 3mila unità. E solo 33 dei tesori storici più rilevanti non sono stati ancora recuperati: tra essi, tavole antichissime incise in caratteri cuneiformi.


le grandi donne dell'Antico Egitto


>>> MUMIA NEFERTITIS REPERTA.

Archaeologi Britanni credunt se mumiam Nefertitis repperisse, quae pulchritudinis fama per totum orbem antiquum erat clarissima. Fuit coniux pharaonis Achenatenis, qui quarto decimo saeculo ante Christum natum in Aegypto regnavit.
Cella, quod sepulcrum Nefertitis esse creditur, post investigationes duodecim annorum in Valle Regum prope Thebas inventa est. Post mortem Achenatenis et Nefertitis Aegyptii propter controversias religiosas nomina eorum ex monumentis deleverunt. Ideo de mumia a Britannis reperta disputatio orta est, quia quidam viri docti non credunt Nefertitim, quae gratiam popularem iam ante mortem perdidisset, in Valle Regum sepeliri potuisse. [Nuntios Latinos 13.6.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> TROVATA (?) LA MUMMIA DI NEFERTITI.


Gli archeologi inglesi sostengono d’aver riportato alla luce la mummia di Nefertiti, la bellissima moglie – e, come tale, famosa già a suo tempo in tutto il mondo – del faraone Akhenaten, che regnò in Egitto nel XIV sec. a.C. [nell’immagine, un busto della faraona]. La stanza segreta, ritenuta appunto sepolcro di Nefertiti, dopo 12 anni di ricerche, è stata scoperta nella Valle dei Re, nei pressi di Tebe. Dopo la morte di Akhenaten e di Nefertiti, gli Egiziani – in seguito a lotte religiose – avevano sancito la damnatio memoriae di entrambi [ispirandomi alle parole dell’egittologo italiano F. Tiradritti (vd. oltre), generalizzo così l’appunto specifico del redattore, cogliendo l’occasione per un rapido accenno a questa consuetudine nel mondo antico romano: la “damnatio memoriae” era la distruzione di ciò che una persona, particolarmente odiata, aveva fatto in vita; essa faceva parte delle pene che colpivano la maiestas e prevedeva che il praenomen del condannato non si tramandasse in seno alla sua famiglia, che le sue immagini venissero distrutte e il suo nome cancellato dalle iscrizioni (nomina eorum ex monumentis deleverunt); ndt].
Ragion per cui, è sorta una querelle a riguardo dell’effettivo identikit della mummia rinvenuta dagl’Inglesi, dato che alcuni esperti negano recisamente l’eventualità di una sepoltura, nella valle dei Re, di Nefertiti, ch’era caduta in disgrazia presso il popolo già prima della sua morte [nel novero degli scettici, anche il sopra menzionato Tiradritti, il quale, in un articolo su “Repubblica”, precisa: “Su Nefertiti, come su tutti gli altri membri della famiglia di Akhenaton, dovrebbe essere stata decretata la damnatio memoriae, dunque della sua mummia si dovrebbe essere cancellato il ricordo. Se a Tebe si fosse trovata la tomba di Nefertiti o qualcosa che la ricordi, allora si potrebbe pensare che la sua mummia sia stata poi spostata. Ma a Tebe Nefertiti non c’è proprio, per quel che ne sappiamo la tomba di Nefertiti è ad Amarna, dove viveva. I faraoni venivano mummificati con le braccia conserte. Entrambe. Invece il braccio sinistro della ‘govane donna’ è tutto disteso lungo il corpo”; di parere opposto l’egittologa newyorkese Joanne Fletcher, che riassume, su “La stampa”, i particolari che confermerebbero la sua straordinaria scoperta: “Gli indirizzi erano una parrucca conservata in una teca al museo del Cairo e il doppio piercing a un orecchio. Ma addosso alla mummia riportata alla luce per la seconda volta in più di un secolo c’erano altri segni della leggendaria leggenda (sic) di Nefertiti: il lungo e delicato naso, quasi senza soluzione di continuità rispetto alla fronte, la mascella quadrata ed elegante, il collo slanciato”; ndt].

 



aggiornamenti 2003: 26/12 - 19/12 - 12/12 - 05/12 - 28/11 - 21/11 - 14/11 - 07/11 - 31/10 - 24/10 - 17/10 - 10/10 - 03/10 - 26/09 - 19/09 - 12/09 - 05/09 - 29/08 - 22/08 - 15/08 - 08/08 - 01/08 - 25/07 - 18/07 - 11/07 - 04/07 - 27/06 - 20/06 - 13/06 - 06/06 - 30/05 - 23/05 - 16/05 - 09/05 - 25/04 - 18/04 - 11/04 - 04/04 - 28/03 - 21/03 - 14/03 - 07/03 - 28/02 - 21/02 - 14/02 - 07/02 - 31/01 - 24/01

aggiornamenti 2004 - aggiornamenti 2005

le notizie in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy

le mie traduzioni e le mie note sono copyleft - Bukowski

la ricerca iconografica è stata effettuata tramite l'apposita sezione di arianna.it

la ricerca e la selezione dei link sono state effettuate tramite Yahoo! italia


aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons