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>>> ANNA LINDH CULTRO
PERFOSSA.
Anna Lindh, ministra a negotiis exteris Suetiae, cum die Mercurii
in pantopolio quodam Stockholmiensi emptiones faceret, ex
inopinato cultro vehementer petita est. Auctor facinoris,
quem testes oculati virum ignotum natione Suetum fuisse affirmaverunt,
e foro sceleris statim effugit. Lindh gravibus vulneribus
in pectore, ventre et altero bracchio acceptis in nosocomium
deportata est, ubi operationem chirurgicam per totam noctem
duraturam subiit. Neque tamen vita eius arte medica servari
iam potuit, sed die Iovis nuntiatum est ministram Lindh in
valetudinario perisse. Qua re cognita vexilla in tota Suetia
ad signum luctus publici in medio palo sunt proposita. [Nuntios
Latinos 12.9.2003 redegit Reijo Pitkäranta -
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Oy]
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>>> SVEZIA: ACCOLTELLATA A MORTE ANNA LINDH.
Mercoledì [10 settembre; ndt], il Ministro
degli Esteri svedese Anna Lindh [nella foto] è
rimasto vittima di un accoltellamento, improvviso ed efferato,
mentre faceva shopping in un grande magazzino [pantopolio]
nel centro di Stoccolma.
L’attentatore – che testimoni oculari hanno descritto
come uno “sconosciuto di aspetto svedese” –
s’è subito dileguato dal luogo del delitto.
La Lindh – gravemente ferita al torace, allo stomaco
e alle braccia – è stata trasportata in ospedale,
per essere sottoposta ad un intervento chirurgico che sarebbe
durato tutta la notte. Intervento che però non è
valso a salvarle la vita: alla notizia, diffusasi giovedì,
della morte del ministro Lindh in ospedale, sono state issate
bandiere a mezz’asta, in segno di lutto, in tutta la
Svezia [membro del governo socialdemocratico, ministro
dal 1998 ed accreditata come possibile successore del primo
ministro Goran Persson, la Lindh era una delle più
accanite sostenitrici dell’ingresso della Svezia nell’euro,
proposta che sarà oggetto di un referendum popolare
domenica prossima, benché la campagna in proposito
sia stata, per il momento, sospesa, proprio a causa del lutto;
lutto che ha gettato sgomento in Svezia, nazione da sempre
a bassissimo tasso di criminalità e violenza (i politici,
ad eccezione del premier, girano senza scorta), ma che già
nel 1986 rimase traumatizzata dall’assassinio dell’allora
primo ministro Olof Palme; a tutt’oggi, non ci sono
indizi per spiegare il movente dell’attentato alla Lindh;
ndt].
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>>> KOREI NOVUS PRINCEPS
MINISTER.
Mahmud Abbas, minister princeps Palaestinensium, septimana
vergente se magistratu abdicare decrevit. Cum deliberaretur,
quis muneri eius successurus esset, Ahmed Korei, praeses parlamenti
sexaginta quinque annos natus, nuntiavit se paratum esse ad
summum ministerium gerendum, dummodo moderatores Americani
et Europaei sibi hanc rationem ineunti annuerent. Idem speravit
fore, ut Israeliani impetibus in territoria Palaestinensium
faciendis finem imponerent. [Nuntios Latinos 12.9.2003
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>>> PALESTINA: E’ KOREI IL NUOVO PREMIER.
Il premier palestinese Mahmud Abbas ha rassegnato, sul finire
della (scorsa) settimana, le proprie dimissioni [le dimissioni,
seguite alla sconfitta subita nel duro scontro politico sulle
riforme con Arafat, sono state annunciate sabato e ufficializzate
domenica 7 settembre; l’ex primo ministro godeva dell’appoggio
e delle simpatie USA; le sue dimissioni potrebbero significare,
a detta di molti osservatori, il fallimento del piano di pace
incoraggiato, appunto, dagli statunitensi; ndt].
Nella lotteria dei probabili successori, è spuntato
il nome del 65enne Ahmed Korei, portavoce parlamentare, il
quale s’è dichiarato pronto alla leadership governativa
sotto la condizione dell’avallo e di garanzie da parte
degli Usa e dell’Europa [Korei, altrimenti conosciuto
col nome di battaglia Abu Ala, è un ex negoziatore
di pace con Israele, ma può contare solo su uno scarso
appoggio tra i Palestinesi; è tuttavia pupillo di Arafat
(col quale è ritratto nella foto) e ben visto dalla
stessa UE; ndt].
La speranza esternata da Korei è che gl’Israeliani
mettano fine agli attacchi nei territori palestinesi.
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>>> IURA HUMANA IN
CONGOA VIOLATA.
Iulia Motoc, officialis Nationum Unitarum iuribus humanis
observandis, rettulit condicionem iurum humanorum in Democratica
re publica Congoa horribilem esse. In iis regionibus, quibus
magistratus publici deessent, greges armatos in cives crudelissime
saevire rapinis, stupris, caedibus perpetratis. Motoc administratores
Congoae monuit, ut in istos terroristas severius animadverterent.
[Nuntios Latinos 12.9.2003 redegit Reijo Pitkäranta
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>>> CONGO: VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI.
Julia Motoc, relatrice della Commissione ONU per i diritti
umani, ha denunciato l’orribile violazione che di tali
diritti si perpetra nella Repubblica Democratica del Congo.
Nel Paese, privo di pubblica autorità, bande armate
s’accaniscono, con estrema efferatezza, contro la popolazione,
affliggendola con ruberie, violenze, carneficine. La Motoc
ha intimato al regime congolese di prendere provvedimenti
punitivi più severi nei confronti di questi terroristi.
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>>> DE GASTRONOMIA
FRANCOGALLICA.
Cives Francogallos piget aestimationis in actis diurnis Americanis
’The New York Times’ prolatae, ex qua principatus
artis coquinariae a Francogallis ad Hispanos transiit. "Gastronomia
Francogallorum", inquit ille criticus, "ex eo tempore,
cum eorum ’nouvelle cuisine’ invaluit, paene nullos
progressus fecit et eodem fere statu remansit quo ante viginti
annos fuit." Neque cum eo dissentit Marc Veyrat, coquus
Francogallus celeberrimus, cum concedit omnium optimi cibi
hodie in Hispania parari. [Nuntios Latinos 12.9.2003
redegit Reijo Pitkäranta - © Copyright
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>>> C’ERA UN VOLTA LA CUCINA FRANCESE…
Contrarietà, nei Francesi, per il giudizio espresso
sulle pagine del tabloid [in actis diurnis] americano “’The
New York Times”, secondo il quale la palma dell’arte
culinaria sarebbe passata dalla Francia alla Spagna. “La
cucina francese – scrive il critico in questione [ille],
nell’articolo – a dispetto del suo appellativo
di “nouvelle cuisine” [ho reso concessivo,
ma lett. nel testo è temporale], non ha visto
significativi passi avanti, ed è rimasta praticamente
quella di vent’anni fa, quando tale appellativo le fu
dato”.
Parole che trovano conferma in Marc Veyrat [nella foto],
il più rinomato chef francese, il quale ammette
che, sì, la cucina spagnola è, attualmente,
la migliore al mondo [beh, se la cosa può interessare,
personalmente preferisco quella italiana, in special modo
maremmana :))].
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le notizie
in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta
e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
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